SECCHEZZA OCULARE, SINTOMATOLOGIA E CONSIGLI PER EVITARE LA FASTIDIOSA PROBLEMATICA DELL’OCCHIO SECCO NON PATOLOGICO. L’INTERVISTA AL DOTTOR RECCHIONI

Il tema dell’idratazione oculare è stato al centro dell’ultimo corso di formazione del team Forlini Optical. Una full immersion di due giorni insieme al dottor Alberto Recchioni, ottico-optometrista e Clinical Research Fellow presso l’University of Birmingham, nel Regno Unito.
Lezioni frontali, workshop e prove pratiche per i nostri consulenti oftalmici di Ravenna, Bologna e Fidenza, sempre aggiornati sulle ultime tecniche e tecnologie oftalmiche, per garantire un servizio all’altezza del miglior benessere visivo possibile.
E per tutta la nostra #FGeneration, un’interessante chiacchierata sulle principali cause e sintomatologie della secchezza oculare, nonché sulle buone pratiche da adottare per affrontare al meglio questa fastidiosa problematica.

1. DOTTORE, COSA SI INTENDE QUANDO SI PARLA DI IDRATAZIONE OCULARE?

Quando si parla di idratazione oculare, ci si riferisce al mantenimento del giusto livello di umidità della superficie dell’occhio. Questo è importante per assicurare che gli occhi siano confortevoli e funzionino correttamente. L’idratazione aiuta a prevenire secchezza, irritazioni e altri problemi oculari, assicurando che la lacrimazione e le ghiandole lacrimali siano in equilibrio.

2. IN CHE MODO L’AMBIENTE E LE CONDIZIONI CLIMATICHE POSSONO INFLUIRE SULLA SECCHEZZA OCULARE?

L’ambiente e le condizioni climatiche sono elementi fondamentali e determinano un buon livello di idratazione o, al contrario, di secchezza oculare. Ecco perché è fondamentale garantire luoghi con una corretta umidità, evitando temperature eccessivamente elevate. È altresì dimostrato, infatti, che in situazioni di ambienti indoor, come i classici spazi da ufficio, temperature molto alte e umidità molto bassa possono influire in modo decisivo sulla stabilità dell’idratazione oculare, inducendo potenzialmente una maggior secchezza oculare.

3. QUALI SONO I SINTOMI COMUNI DELLA SECCHEZZA OCULARE E COME POSSONO ESSERE TRATTATI? CI SONO ABITUDINI QUOTIDIANE CHE POSSONO AIUTARE A MANTENERE GLI OCCHI BEN IDRATATI?

In generale i soggetti che riferiscono sintomi di secchezza oculare li descrivono come discomfort, irritazioni e bruciore degli occhi. Ovviamente è necessario distinguere questi sintomi da qualsiasi dolore o causa che possa essere ricondotta a traumatismi, infezione o altro che non sia la secchezza oculare. In termini di abitudini quotidiane noi consigliamo sempre di seguire uno stile di vita sano. Con questo ci riferiamo principalmente all’alimentazione, che è dimostrato avere importanti influenze sull’idratazione oculare. È noto come essa sia importante per garantire una buona idratazione oculare ed è quindi preferibile una dieta ricca di Omega 3 rispetto ad una in cui la presenza di Omega 6 è preponderante. Dunque, sì a pesce, noci, frutta secca e spinaci, tanto per fare qualche esempio, mentre sono da bandire cibi pre processati e/o fritti.
Un’altra abitudine che si raccomanda di adottare, soprattutto per le persone che trascorrono tanto tempo davanti al computer, è la regola del 20/20/20, che ci suggerisce di fare una pausa di 20 secondi, ogni 20 minuti passati davanti ad un monitor, rivolgendo lo sguardo a 20 piedi di distanza, ovvero a circa 6 metri. Si tratta di una tecnica molto utile per rilassare la visione, per fornire una pausa agli occhi e per migliorare quello che è l’ammiccamento, sia in termini di numeri che di completezza.

4. L’USO ECCESSIVO DI DISPOSITIVI DIGITALI PUÒ INFLUIRE SULLA SECCHEZZA DEGLI OCCHI?

Assolutamente sì. Evidenze scientifiche ci informano che il digital eye strain, definito come lo sviluppo o l’incremento di frequenti sintomi e/o segni specificamente relativi alla visualizzazione di schermi digitali, è in aumento. Tale disturbo, incide negativamente sull’idratazione degli occhi, principalmente per due motivi. Nel momento in cui ci concentriamo davanti ad uno schermo, infatti, la nostra attenzione cognitiva influenza l’ammiccamento, ovvero agisce sulla chiusura rapida e momentanea delle palpebre, sia nel numero che nell’ampiezza, e determina un aumento della secchezza oculare.

5. INFINE, QUALI SONO LE PRINCIPALI RACCOMANDAZIONI PER MANTENERE UNA BUONA SALUTE OCULARE NEL LUNGO TERMINE?

È buona norma, soprattutto se si hanno familiarità con malattia oculari, fare frequentemente esami di indagine della salute oculare dal proprio medico oculista e di aggiornare il proprio ottico-optometrista, il quale sarà a disposizione per la fornitura dell’ausilio visivo, essendo esperto in lenti a contatto e lenti per occhiali. L’invito è di mantenere un corretto stile di vita. Oltre a questo, ovviamente, l’obiettivo è avere una visione ottimale per la tipologia di sforzo richiesto, quindi il lavoro di sinergia tra l’ottico-optometrista, che fornisce il dispositivo visivo, e il medico oculista, che si occupa della salute oculare è cardine al fine di garantire la salute oculare a lungo termine.